Il poeta sdraiato

Il poeta sdraiato
Sapete che possiamo avere un momento di relax proprio come sa fare questo poeta chagalliano?

IL CORPO DELLE DONNE


domenica 29 marzo 2009

CONTINUANDO SERBIA 2009

Volevo aggiungere anche che i movimenti democratici di opposizione non violenta, come OTPOR e altri mov studenteschi universitari formatesi durante il regime Milosevic, hanno avuto un ruolo fondamentale per la democratizzazione del paese. Resta da vedere quanto gli stessi fondatori di quei movimenti influiscano nella vita politica attuale del paese.
Per quel pochissimo che io ne possa sapere e capire (di questi argomenti più grandi di me), essi dovrebbero mirare al ripristino dei rapporti razionali con l'obiettivo della conoscenza dell'altro che parte dalla consapevolezza di se stessi come entità da scoprire e far conoscere all'Altro. Per curare un trauma si parte dalla concentrazione sulla dimensione individuale di se stessi per capire e sentire che si ha bisogno dell'altro ed esserne curiosi come rivisitarlo per la prima volta. Come possano raggiungerlo io questo non lo so, attraverso psicologi ma il ruolo fondamentale deve essere dato all'istruzione delle vittime (sempre parlando dei bambini), perché capire cosa è successo senza strumentalizzazione politica (difficile che accada) è il primo passo contro i pregiudizi e verso la ragione.
In questo processo molto lungo, quando avranno compreso che molta responsabilità al formarsi di fenomeni nazionalisti -di coloro che si sono lasciati catturare da questa illusione, perché le razze non esistono- deve essere data alle nazioni "occidentali" ci saranno altri rapporti da rivedere, ecco perché secondo me è importante che le nazioni si assumano ora le loro responsabilità, ma dovranno così rivedere i ruoli economici che si sono costruiti e questo significa mettere in discussione molti capitoli della storia del XX secolo. E cambiare molte mentalità... sarà anche questa utopia.
Ecco il motivo per cui è fondamentale per ogni entità rendersi partecipe e avere collegamenti con le altre realtà, perché questo è il modo di conoscere le cose, rappresentarsi, essere rappresentati e permettere agli altri di esserlo così da non costituire una rottura in questo rapporto di conoscenza - scambio - responsabilità, perché ciò rende responsabili e quindi regola da solo.
Di solito un fatto o un dato che sento in giro, mi fa aprire una parentesi e disquisire oltre, quindi mi scuso se apro argomenti più grandi di me e che non posso comprendere in fondo perché non posso conoscere realtà estranee alle mie. Sono impressioni. Ma cerco sempre di scrivere quello di cui sono certa.

martedì 24 marzo 2009

SERBIA 2009

Ultimamente ho riscoperto il sapore soddisfacente di scrivere lunghe lettere su carta e per questo ho trascurato questo blog, ma poiché sono pochi che lo leggono ciò è poco grave.
Ho una polemica che mi solletica dover dire da tutto il giorno e quindi è da grattare via. Beh, questa mattina nella mia cucina alle 07.00 era l'ora del caffè e la mia attenzione è andata sul notiziario del tg3 che si chiama appunto "il caffè" e mi sento le dichiarazioni di D'Alema sui bombardamenti NATO su Belgrado di 10 anni fa, quando era premier, con partecipazione anche dell'Italia, che riporto per chi non le avesse sentite:
"Pentito no, mai", "Continuerò però ancora oggi a pensare che non era necessario bombardare Belgrado". Poi si smentisce: "Oggi siamo in condizioni di avere un giudizio più equilibrato e problematico su questa vicenda",
"Ha bloccato le guerre balcaniche e innescato un processo per cui la Serbia oggi è un paese democratico, in cammino verso l'integrazione europea. Ed è un interlocutore fondamentale, perché, liberato dall'ipoteca nazionalista e autoritaria, sta tornando a svolgere un ruolo di primo piano in tutta la regione, che conoscerà vera stabilità solo con l'integrazione di tutti i Balcani occidentali nell'Unione europea, Serbia e Kosovo compresi". Poi si smentisce un'altra volta: "Ero turbato dalla guerra. Sentivo la responsabilità di quello che accadeva, i civili che morivano...".
Opinione comune che voleva "giustificare" il bombardamento era quella di attaccare l'autoritarismo di Milosevic e così si ammazzarono i civili e si bombardarono le industrie.
Allora.... sfatiamo queste fandonie "occidentalizzate" (dato che di qui si ostinano a dividere ancora l'Europa tra est ed ovest!!!), alla Serbia era stato imposto un embargo revocato, se non erro, nel 2001 dopo Milosevic, ma ben poco è cambiato tutt'ora da quella situazione d'embargo perché vi è ancora un rigido regime dei visti, cioè nessun serbo può uscire dal paese, ci vogliono pile di documenti ottenibili chissà quando con le file alle ambasciate ed ai consolati, ma può entrare chiunque. Ciò significa isolare i serbi dal resto del mondo. Han voluto costruire un' enclave in cui le nazioni possono far prevalere i loro interessi commerciali ed economici attraverso le costruzioni dei corridoi verso la Romania, la Macedonia... (corridoio x; Bar-Belgrado-Timisoara) autoproclamandosi costruttori della democrazia. Ma una popolazione che si sente chiusa in gabbia non potendo passare un fine settimana fuori (perché altrimenti aumenta le sue conoscenze estendendo una rete di amicizie?!!), come fa a sentire tutto ciò democratico? Ci sono persone vissute sotto i bombardamenti, sono nati e cresciuti bambini sotto le bombe, bambini che hanno una visione distorta della vita e degli altri non serbi che possono entrare ed uscire quando vogliono e che li avevano bombardati fino a poco tempo fa. Guardate che NOI siamo i nemici per loro. Questa è la loro interpretazione perché questa è stata la loro storia e sono persone che presto andranno a votare... E' veramente finita? No, ho l'impressione che continueranno illusi a votare l'ennesimo promotore della "razza" e dell'indipendenza indebolendosi sempre di più perché sempre più chiusi, per il libero arbitrio delle altre nazioni che così continueranno a mantenere un controllo sull'intera area.
Insomma, liberate i visti, regolate i traffici e ne riparleremo, di democrazia...
I Belgradesi non dimenticano e lo testimonia il Palazzo (mi pare sede municipale ma non sono sicura) lasciato distrutto e non ricostruito appositamente come simbolo dei bombardamenti NATO.
Del resto, di come è possibile che si possa avere una tale classe politica... non riesco a pronunciarmi perché è una cosa che mi coglie senza parole. Come si fa ad avere il coraggio di perseguire tali disegni e di dichiarare parole ingannatorie? E si continua a farlo...
A volte mi chiedo se sono dei grandi ignoranti, saranno finti ignoranti, in realtà sanno cosa stanno facendo ma bisogna mantenere l'opinione pubblica nella vacuità più ingenua confondendola dichiarando prima una cosa poi un'altra anche in uno stesso discorso. Di ciò non mi stupirei, mi stupirei dell'ignoranza invece. Però è vero che in qualcuno c'è una palese non conoscenza ed impreparazione. Sto allargando il discorso in altri argomenti più generali, allora mi fermo perché quello che volevo dire l'ho detto.