Il poeta sdraiato

Il poeta sdraiato
Sapete che possiamo avere un momento di relax proprio come sa fare questo poeta chagalliano?

IL CORPO DELLE DONNE


mercoledì 19 agosto 2009

UNA MONTAGNA DI BALLE

E' un film documentario prodotto dai comitati una montagna di balle sui rifiuti in Campania, da un’idea di Sabina Laddaga, Maurizio Braucci e Nicola Angrisano, con la voce narrante di Ascanio Celestini e le musiche di Marco Messina. Regia di Nicola Angrisano.

http://www.youtube.com/watch?v=c6hRWkU2An8

mercoledì 12 agosto 2009

BUONE VACANZE

E io domani parto in aereo, buone vacanze di fine estate!!!!!!!

SPAZI BIODIMENSIONALI DELL'ESSERE

L'autodeterminazione del proprio essere avviene in seguito all'estrapolazione del proprio essere persona, in quanto presuppone che avvenga una distinzione ed elevatura di noi dal contesto sociale in cui siamo capitati, imposto dagli eventi o che crediamo di aver scelto. Per determinare noi stessi c'è bisogno di “pervenire all'essere” oltrepassando la coscienza, costruzione di regole conformistiche o di negazioni acquisite precedentemente.
Ho già parlato di “biodimensionalità dell'essere” come ricerca della dimensione ideale rispettando il proprio essere (bio) negli spazi in cui intendiamo vivere, quindi sono più che altro “spazi biodimensionali dell'essere”.
L'illusione che il materiale ci dia quello di cui abbiamo bisogno, l'illusione che porti alla sicurezza di sé provocando invece un suo rinnovato desiderio per continuare la sua catena ingannatoria (economica), allontana da tutto ciò che concerne l'essere trasfigurando i rapporti umani in un puro e semplice scambio di cose materiali senza coltivare le riserve sufficienti per vivere con il proprio sé che ci dovrà accompagnare fino alla morte. Quindi tanto vale scoprirlo. L'esempio è che l'intenzione di dimostrare “affetto” verso qualcuno di molto vicino sempre e solo tramite regali materiali distoglie dalla volontà del gesto, poiché significa che non si ha il coraggio di toccare la sfera umana dell' altro e la propria, o che si ha dei valori stravolti quando invece, sarebbe nobile contribuire alla creazione delle sicurezze degli altri.
Per questo ho scritto precedentemente che per estrapolarsi c' è il bisogno di analizzare in senso critico ma produttivo i contesti in cui viviamo, il primo atto attraverso il quale ci dimostriamo consapevoli di avere una nostra entità soggettiva.
Tale entità và scoperta man mano attraverso approfondite riflessioni ricavate dalle esperienze a partire da quelle infantili, cioè da quando abbiamo ricevuto ed immagazzinato informazioni ed esperienze che però sono rimaste lì primitive, primordiali, non rielaborate.
Questo inizio di revisione consegue un altro bisogno che permette di costruire la personalità ossia il bisogno di manifestarla, che è l'esposizione delle nostre scoperte attraverso produzioni artistiche materiali, i sogni, la scrittura ed altre attività che riescono a determinare la nostra “indagine” e a farci accorgere quale dovrebbe essere la nostra strada più profonda sognata e agognata con più fondamenta rispetto a quando questo lavoro delle profondità non c'era.
Si sente molto parlare di che cos'è la LIBERTA' sentendo spesso che ha dei limiti quindi non è completa, non esiste. Ma io penso che la libertà si faccia tale nel momento stesso in cui ci sono proprio delle regole che proibiscono a tutti di impedire la libertà di qualcuno. Che cosa non può essere questo se non libertà? Essa è raggiungibile con un'altra mentalità di quella attuale. E' dare la possibilità a tutti di poter fare, concetto strettamente collegato con la conquista e riconoscimento dei diritti e si parla di conquista quando tutto questo non c'è.
Gli spazi biodimensionali dell'essere portano ad un dato di fatto, cioè alla soggettività praticata in un globale stereotipato e inconcludente proprio sulle personalità dei singoli. Viceversa, non c'è personalità nella stereotipìa.

domenica 2 agosto 2009

PIAZZA FONTANA

Mi preme dire un'altra cosa oggi, il 2 agosto, sulle manifestazioni a P.zza Fontana. E' inaccettabile, umiliante e da villani il comportamento dei politici attuali, quello di commemorare una strage fatta da loro, piduista massona e (post)fascista. E che quel adulatore di Berlu nonché suo tappettino da scarpe con il tacco, Bondi, dica che i manifestanti non capiscono il buon intento della commemorazione.
Era sintomo di quello che stava per accadere, la costruzione di una semi dittatura tramite la strategia del terrore tra le parti in gioco, poi trasformatasi in colpo di stato non violento e lento, lento, sotterraneo. Si potrebbe parlare di colpi di stato non violenti post anni '80, ma la differenza per quanto riguarda l'Italia è che è iniziato un po' prima (e in un sistema capitalistico)... vanno di moda, ultimamente, i colpi di stato non violenti, in questo Impero.

IMPRESSIONE DI RICORDI

A volte ho l'impressione che ciò che ho dovuto vivere per “cause di forza maggiore”, cioè non dipese da me, un momento, una condizione momentanea o un'esperienza, non sia stata proprio la realtà vissuta da me, come se quella Marzia non fossi stata io. Oppure una scena talmentre lontana nel tempo in cui io ero diversa, invece sono passati pochi mesi o giorni. E' come se quelle esperienze fossero stati degli imprevisti che non mi appartengono.
E' solo un essere cresciuta? Si tratta del riconoscimento della Personalità, la consapevolezza di doverla costruire conquistando gli spazi che mi dovrebbero appartenere o si tratta semplicemente di non sapere cosa dovrei essere e quindi di non sapere come comportarmi di fronte a quegli eventi o persone in relazione con il mio essere? Ma pensando a momenti recenti, dato che non si può crescere in pochi minuti, mi chiedo se abbia trasferito un'immagine che non è mia e quindi dando messaggi che non vorrei dare (operazione di Transfert).
Che cos'è allora realmente Persona? Questa domanda vale delle soluzioni che rispondono a tutte le domande precedenti. Sono i diritti a determinare la condizione di essere Persona, ma ciò non basta pechè oltre ai diritti-bisogni base uguali per tutti ci sono anche quelli individuali che non si sanno scontatamente, ma si scoprono e si conquistano; bisogna cercarli. La ricerca dei propri diritti e quindi dell'essere Persona al di là di dove siamo cresciuti presuppone una critica analitica e razionale ai contesti capitati per “cause di forza maggiore”; la razionalità serve per non suscitare inconvenienti nel rapporto con questi ultimi dato che tutto sommato si tratta solo di entrare in contatto “diplomatico” con essi senza tradirsi. Agire razionalmente significa tenere conto di tutti gli aspetti di ciò che sentiamo estraneo, analizzarlo tenendo conto dei fatti che lo hanno determinato e decidere la nostra posizione ed i nostri diritti di fronte a questi ultimi. L'estrapolazione del proprio essere Persona quindi presuppone che non ci sia solo il riconoscimento della propria diversità e la ricerca dei propri diritti, ma anche la scelta del contesto in cui vivere e le relazioni tra la propria Persona-ruolo- immagine e le varie situazioni con cui questa immagine entra in contatto, vecchie, nuove e quelle scelte.
E' un po' come essere etici sia verso se stessi, volersi bene anche fisicamente perché poi entra in gioco la sfera della sessualità in quanto è un non nascondersi, che verso gli altri perché per mantenere questa posizione di benessere personale non bisogna creare situazioni di disagio dato che, prima o poi, si ripercuotono in noi stessi venendo a mancare la fine del progetto costruttorio. Deve esserci quindi un'analisi del proprio operato e della propria immagine trasmessa.
Ci sono delle volte o dei casi in cui c'è bisogno di una reazione determinante che voglia svegliare il torpore o le ottusità dei componenti dei contesti “imposti” (dove nasciamo, dove crediamo di aver scelto di vivere) e quindi tener presente che i rapporti si possono anche nuocere quando si capita in un contesto per così dire “totalitario”. Qui soltanto quando i tempi dell'autodeterminazione saranno maturi, ossia quando sarà avvenuta, si potrà tornare a presentare la propria Personalità (perché l'immagine è soggettiva può piacere oppure no).
Sto andando oltre verso fatti che non mi appartengono. Eppure mi viene da aggiungere altre cose ma forse, è già molto tutto questo, per ora...
Ricapitolando in poche parole, essere persona è il rapporto tra l'eticità verso il proprio essere ed il contesto sociale in cui ci siamo inseriti in modo equilibrato. Per arrivarci ci vuole un percorso costruttivo di analisi individuale dopodiché i “desideri di apparizione” arrivano spontaneamente attraverso altri strumenti (dei quali parlerò più avanti), poi servono la conquista degli spazi e l'estrapolazione di ciò che si ha trovato nel momento di inserimento nel contesto sociale scelto.
Mhmh, immaginate in extremis se tutti facessero così cosa potrebbero suscitare all'ordine costituito...

Ma con basi costruttive imponenti! Non scellerate come è già stato. Questa è la differenza.

Consiglio di vedere il film di Ingmar Bergman "Persona".

E adesso beccatevi Faustò http://www.youtube.com/watch?v=5tCblOvOAY4