Il poeta sdraiato

Il poeta sdraiato
Sapete che possiamo avere un momento di relax proprio come sa fare questo poeta chagalliano?

IL CORPO DELLE DONNE


mercoledì 12 agosto 2009

SPAZI BIODIMENSIONALI DELL'ESSERE

L'autodeterminazione del proprio essere avviene in seguito all'estrapolazione del proprio essere persona, in quanto presuppone che avvenga una distinzione ed elevatura di noi dal contesto sociale in cui siamo capitati, imposto dagli eventi o che crediamo di aver scelto. Per determinare noi stessi c'è bisogno di “pervenire all'essere” oltrepassando la coscienza, costruzione di regole conformistiche o di negazioni acquisite precedentemente.
Ho già parlato di “biodimensionalità dell'essere” come ricerca della dimensione ideale rispettando il proprio essere (bio) negli spazi in cui intendiamo vivere, quindi sono più che altro “spazi biodimensionali dell'essere”.
L'illusione che il materiale ci dia quello di cui abbiamo bisogno, l'illusione che porti alla sicurezza di sé provocando invece un suo rinnovato desiderio per continuare la sua catena ingannatoria (economica), allontana da tutto ciò che concerne l'essere trasfigurando i rapporti umani in un puro e semplice scambio di cose materiali senza coltivare le riserve sufficienti per vivere con il proprio sé che ci dovrà accompagnare fino alla morte. Quindi tanto vale scoprirlo. L'esempio è che l'intenzione di dimostrare “affetto” verso qualcuno di molto vicino sempre e solo tramite regali materiali distoglie dalla volontà del gesto, poiché significa che non si ha il coraggio di toccare la sfera umana dell' altro e la propria, o che si ha dei valori stravolti quando invece, sarebbe nobile contribuire alla creazione delle sicurezze degli altri.
Per questo ho scritto precedentemente che per estrapolarsi c' è il bisogno di analizzare in senso critico ma produttivo i contesti in cui viviamo, il primo atto attraverso il quale ci dimostriamo consapevoli di avere una nostra entità soggettiva.
Tale entità và scoperta man mano attraverso approfondite riflessioni ricavate dalle esperienze a partire da quelle infantili, cioè da quando abbiamo ricevuto ed immagazzinato informazioni ed esperienze che però sono rimaste lì primitive, primordiali, non rielaborate.
Questo inizio di revisione consegue un altro bisogno che permette di costruire la personalità ossia il bisogno di manifestarla, che è l'esposizione delle nostre scoperte attraverso produzioni artistiche materiali, i sogni, la scrittura ed altre attività che riescono a determinare la nostra “indagine” e a farci accorgere quale dovrebbe essere la nostra strada più profonda sognata e agognata con più fondamenta rispetto a quando questo lavoro delle profondità non c'era.
Si sente molto parlare di che cos'è la LIBERTA' sentendo spesso che ha dei limiti quindi non è completa, non esiste. Ma io penso che la libertà si faccia tale nel momento stesso in cui ci sono proprio delle regole che proibiscono a tutti di impedire la libertà di qualcuno. Che cosa non può essere questo se non libertà? Essa è raggiungibile con un'altra mentalità di quella attuale. E' dare la possibilità a tutti di poter fare, concetto strettamente collegato con la conquista e riconoscimento dei diritti e si parla di conquista quando tutto questo non c'è.
Gli spazi biodimensionali dell'essere portano ad un dato di fatto, cioè alla soggettività praticata in un globale stereotipato e inconcludente proprio sulle personalità dei singoli. Viceversa, non c'è personalità nella stereotipìa.

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