Il poeta sdraiato

Il poeta sdraiato
Sapete che possiamo avere un momento di relax proprio come sa fare questo poeta chagalliano?

IL CORPO DELLE DONNE


martedì 30 dicembre 2008

SPAZI BIODIMENSIONALI DELL'ESSERE

Partiamo dal concetto di costruzione della Personalità, che non è un'azione ma è proprio un concetto perché ne consegue delle azioni ed ha luogo da progressive creazioni che nella totalità danno la personalità.
La Personalità emerge nello spazio che ci siamo creati, cioè dove vogliamo noi come un posto "dove andare e dove essere per stare".
Altrimenti ne sentiamo la stitichezza della vita e a lungo andare neanche più quella, proprio perché non avremo più niente da tirar fuori, vuoti, vuoti e stanchi. Lo SPAZIO è dove si può essere individui di un posto individuale ma rinvigoritore e fortezza del proprio essere.
Vediamo la sintesi di questa progressione costruttoria di personalità attive
Io SONO - dunque ESISTO - dunque FACCIO.
Non ci resta che reclamare gli spazi e conquistarli, il TEMPO poi scorrerà più velocemente ma producendo risultati, invece se dormiamo siamo sempre meno padroni del tempo, ma se coltiviamo gli spazi il TEMPO non farà più paura e non saremo più "schizofrenici" nel voler far tutto senza sapere che cosa.
Vi parlo di SPAZI metafisici dell'essere PERSONA, parola che in greco è 'maschera', costruita secondo il bisogno individuale di sopravvivere nel mondo in cui dobbiamo vivere; gli spazi metafisici dell'essere persona sono la TRASFIGURAZIONE per la sopravvivenza dell'anima (laica).
Dove non esiste collettività bisogna partire da quello che c'è per crearsi l'opportunità alla costruzione di sè, sfruttiamo quindi l'individualità per arrivare alla fermezza di essere persona, costruendo nuovi valori anche forse più puri di quelli che ci sono già stati.
Marzia

Poesia facile del 7/11/2008

Sto cercando dove andare
e dove essere
per stare
Sto chiedendo di essere
eppure sono
filtro di tanti mali arrabbiati
e illlusi di verità


Marzia

giovedì 18 dicembre 2008

MADAME BOVARY: PUBBLICITA' A CHI SE LO MERITA



Non vi perdete una sbronzata con gli amici e vi perdete questo? Male male.






Dopo i giorni di pioggia

Oggi, dopo molti giorni di continue piogge, il cielo si stava schiarendo in laguna. Marghera con i suoi archi e camini -per la mia prima volta e sorpresa- sembrava dipinta con i fumetti dipinti. Di là si vedevano i monti con sprazzi di neve illuminata dal sole, le nuvole sopra schiacciate e lunghe da sembrare una pellicola cinematografica, e uno strato di cielo azzurro poi. E ancora nuvole grigie in viaggio fino alla mia testa ed oltre. Il cielo si stava schiarendo.
Mi è capitato di leggere ancora della strage di Beslan quando mi sono ricordata di avere delle foto di Sara di Pede salvate in archivio:


mercoledì 17 dicembre 2008

VIRTU' 2°

Vorrei aggiungere altre due cose.
Nel contesto odierno di secolarizzazione si può parlare di un ampliamento del significato del termine virtù? Ma è sempre stata praticata della virtù anche nell'ambito pubblico e privato, quindi se è parola caduta in disuso significa che è dovuto alla perdita di partecipazione attiva in entrambi i contesti religioso, pubblico e quindi poi anche nel privato. Allora forse dovremo tornare alla decadenza ipotizzata precedentemente.
D'altronde è un modo nobile di fare le cose, non inteso come ex classe sociale, ma uno spirito nobile nel porsi di fronte al quotidiano. Ciò mi riconduce all'estetica dato che, ciò che l'uomo ha dentro o è, ha bisogno di manifestarlo esteriormente e lo fa in vari modi, arrabbiandosi, come anche aiutando o presentandosi in un certo modo... per questo bisogna osservare tutto l'insieme di una persona perchè non è detto che colui vestito impeccabilmente rispecchi il proprio sè e viceversa, cioè colui che si presenta in molto semplice può rivelarci un' anima incantevole. E c'è chi ha un' eleganza del se' che poi esternizza per il semplice gusto del non mentirsi e perché è fatto così senza mezzi termini.
Mancherà ancora tanto a valorizzare le virtù??

domenica 14 dicembre 2008

VIRTU'

Virtù, parola cavalleresca ereditata dal medioevo? 'Viri uomo' , virtù morale, virtù teologale, "fare di necessità virtù", libera virtù, virtù cavalleresca, quando la necessità diventa virtù, virtù dei ricchi, virtù dei poveri, virtù dei forti, "la pazienza è la virtù dei forti", virtù cardinali, morire di virtù, false virtù... e non me ne vengono in mente altre.
Parola caduta in disuso per il nostro associazionismo con gli eroi greci, con la religione, con i cavalieri, forse con una classe sociale nobiliare in epoca moderna... Un altro segno di decadenza? Sarà che pensiamo che sia un concetto troppo astratto e anticato per conservarne ancora il suo significato; eppure non è caduta fuori moda, non è cambiato il suo concetto nel corso dei secoli, ma non se ne sente la sua vitalità perchè solamente le passioni vive possono spingere l'uomo a creare virtù che non è detto debbano essere celestiali o eroiche dato che, suppongo, le passioni dell'uomo sono talmente infinite che ricoprono infiniti ambiti.
Da un pò di tempo sentiamo una mancanza di creazione che in maniera vigliacca consentiamo senza pensarci, inghiottiti da scenari estranei ai nostri sensi e anime ma così tanto attrenti -per qualcuno- che ci dimentichiamo del NOI sottile e sotterraneo che ci fa inerpicare quando ormai è un pò tardi e non abbiamo più le forze per arrivare... sopra il monte (o l'albero o la scala o...).
D'altronde basta poco, basta ascoltare quell'altro che c'è, che un pò sentiamo ma che un pò evitiamo per vigliaccheria o paura di scoprirci, appunto per vigliaccheria, ci sono tanti modi per arrivarci che non sono univoci per nessuno perchè tutti gli esseri esistenti nella terra sono unici ed "inediti".
La virtù è lenta e progressiva, cioè arriva a quello che deve adagio e con purezza, non deve essere eccentricata ma neanche nascosta perché si vede quando c'è e quindi non serve manifestarla, altrimenti non sarebbe più virtù ma ricerca di attenzione... Non ha distinzione di classi, generi ed età come al lungo invece ci è stato propinato da correnti religiose, romantiche, "regole sociali" e sicuramente il bisogno di possederla, la propria virtù, prima o poi viene sentito da tutti nel corso della vita, ma c'è chi lo percepisce e chi non sa cosa gli sta succedendo.
Quello che non porta denaro non ha valore, è una perdita di tempo o una cosa in più, un passatempo che solo chi ha denaro può fare (ecco perchè dico che la virtù non deve avere distinzioni di classe); ma se togliamo il denaro a chi è senza virtù, cosa gli rimane? Allora in questo caso possiamo parlare di trionfo dell'astrattezza sul materiale?!

sabato 6 dicembre 2008

OGM: Non usiamo i loro semi!!

Ecco perchè coltivarsi l'orticello e imparare l'arte botanica, per non usare i loro semi. Evviva i contadini di una volta quando facevano i contadini!!!

Articolo tratto da "European Consumers":

28/11/2008 - contro gli OGM ! - against GMO !
il 1° gennaio entrerà in vigore un regolamento comunitario che consentirà alle industrie manipolatrici della genetica, di far mangiare OGM agli europei a loro insaputa e addirittura quando acquistano biologico.
per questo il 7 dicembre, i maggiori esperti italiani si incontreranno a Cittaducale, vicino sia Rieti che Roma, per discuterne e ipotizzare contromosseagainst GMOs! January 1 will enter into force a regulation that will allow genetic manipulation of industries, to eat GMOs to Europe without their knowledge and even when they buy organic. for this December 7, the major Italian experts will meet in Cittaducale, near Rome, to discuss and assume risolution
Link: http://www.europeanconsumers.it/articolo.asp?sez0=4&sez1=0&art=5360

E poi ci sono fonti che ci sembrano autorevoli come il Prof. U. Veronesi che sottolineano i vantaggi degli OGM che chiamerebbero "geneticamente migliorati" insistendo che è ora di finirla di diffidare di queste manipolazioni genetiche. Ma gli scienziati pensano alla loro carriera e non alla nostra che dovremo portare avanti con il nostro organismo. Se un ortaggio geneticamente modificato fa bene o previene qualche cosa, potrebbe danneggiare qualcosa d'altro? Se si dà il via libera alle trasformazioni genetiche potrebbero degenerare e ci potrebbe essere quel qualcuno che lo svolge non in un laboratorio di ricerca, ma in uno suo per ricavare maggior profitto a discapito dei consumatori, magari sostenuto dagli stati che devono sfamarne altri del "Terzo mondo" così come lo abbiamo chiamato secondo la nostra logica imperialista-colonialista, senza dare loro la possibilità di crescere. Ma queste dinamiche sono già in atto. Ipotesi più radicale, se ne potrebbero servire per ammalare accorciando la vita a certe classi o popolazioni che secondo la logica dei dirigenti mondiali non servono o sono fastidiose.
Pensiamo alle sigarette che sono monopolio dello stato quando danneggiano l'organismo, provocano cancri e tumori ecc... ma è per erogare meno pensioni??
Questa è una battuta. Ma sono domande che mi faccio.
Ed infine... questo rincorrere l'immortalità non è dipeso da una paura della Morte? La morte è naturale, fa parte della vita perché essa è ciclica come tutto il resto; se uno non ha prevenuto la cardiopatia perché non si è mangiato la carota viola modificata, vuol dire che se se la fosse mangiata ogni giorno ora non sarebbe cardiopatico? Non sta tanto in piedi.
Non è che modificare geneticamente degli organismi sia la nuova frontiera speculativa?