Il poeta sdraiato

Il poeta sdraiato
Sapete che possiamo avere un momento di relax proprio come sa fare questo poeta chagalliano?

IL CORPO DELLE DONNE


domenica 14 dicembre 2008

VIRTU'

Virtù, parola cavalleresca ereditata dal medioevo? 'Viri uomo' , virtù morale, virtù teologale, "fare di necessità virtù", libera virtù, virtù cavalleresca, quando la necessità diventa virtù, virtù dei ricchi, virtù dei poveri, virtù dei forti, "la pazienza è la virtù dei forti", virtù cardinali, morire di virtù, false virtù... e non me ne vengono in mente altre.
Parola caduta in disuso per il nostro associazionismo con gli eroi greci, con la religione, con i cavalieri, forse con una classe sociale nobiliare in epoca moderna... Un altro segno di decadenza? Sarà che pensiamo che sia un concetto troppo astratto e anticato per conservarne ancora il suo significato; eppure non è caduta fuori moda, non è cambiato il suo concetto nel corso dei secoli, ma non se ne sente la sua vitalità perchè solamente le passioni vive possono spingere l'uomo a creare virtù che non è detto debbano essere celestiali o eroiche dato che, suppongo, le passioni dell'uomo sono talmente infinite che ricoprono infiniti ambiti.
Da un pò di tempo sentiamo una mancanza di creazione che in maniera vigliacca consentiamo senza pensarci, inghiottiti da scenari estranei ai nostri sensi e anime ma così tanto attrenti -per qualcuno- che ci dimentichiamo del NOI sottile e sotterraneo che ci fa inerpicare quando ormai è un pò tardi e non abbiamo più le forze per arrivare... sopra il monte (o l'albero o la scala o...).
D'altronde basta poco, basta ascoltare quell'altro che c'è, che un pò sentiamo ma che un pò evitiamo per vigliaccheria o paura di scoprirci, appunto per vigliaccheria, ci sono tanti modi per arrivarci che non sono univoci per nessuno perchè tutti gli esseri esistenti nella terra sono unici ed "inediti".
La virtù è lenta e progressiva, cioè arriva a quello che deve adagio e con purezza, non deve essere eccentricata ma neanche nascosta perché si vede quando c'è e quindi non serve manifestarla, altrimenti non sarebbe più virtù ma ricerca di attenzione... Non ha distinzione di classi, generi ed età come al lungo invece ci è stato propinato da correnti religiose, romantiche, "regole sociali" e sicuramente il bisogno di possederla, la propria virtù, prima o poi viene sentito da tutti nel corso della vita, ma c'è chi lo percepisce e chi non sa cosa gli sta succedendo.
Quello che non porta denaro non ha valore, è una perdita di tempo o una cosa in più, un passatempo che solo chi ha denaro può fare (ecco perchè dico che la virtù non deve avere distinzioni di classe); ma se togliamo il denaro a chi è senza virtù, cosa gli rimane? Allora in questo caso possiamo parlare di trionfo dell'astrattezza sul materiale?!

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