Avere la patente è un simbolo di libertà di muoversi specialmente se vivi in campagna dove non ci sono servizi pubblici sufficienti per sbrigare le faccende consuete di una giornata.
Una volta le donne del mio paesino facevano molta fatica ad ottenere la patente perché non ce la facevano, rimanevano sempre bocciate. Mi ricordo i racconti della patente di mia nonna, la cosa migliore che lei avesse mai fatto. Era il 1973 quando, all'età di 43 anni, si fece la patente di guida con risultato immediato, la prima donna del paese a passarla al primo tentativo, ed è ancora lì ad ottanta tre anni che guida la sua macchinina rossa fuoco.
La differenza dalle altre era che lei studiava e ci credeva, affinché non sentì dalla suocera raccontare alla vicina:
- A nostra la e sempre drio studiar!-
Così si mise a studiare di nascosto, di notte, perché temeva che qualcuno potesse dire che studiava sempre invece di occuparsi dei mestieri famigliari che una donna doveva svolgere.
Un giorno si sentì dire da un ventenne amico di una delle sue figlie:
-Dove vaea siora?-
Lei ironicamente:
-Vae a farme a patente!-
-A patente? Nà dona? Prima che a dona fae a patente, mi toche a luna co' un stec!-
La luna, la luna... l'uomo era stato da poco sulla luna mentre le donne in Italia si prendevano la patente. Ma mia nonna tornò con la facoltà di guidare.
Chagatt
Scena dalla finestra
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La pioggia cade e tutto rinfresca. Lievi le gocce scivolano dalle foglie
per cadere nel prato e tutto beve, rinverdisce e cresce rigoglioso. Dolce è
il lor...
9 mesi fa
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