Il poeta sdraiato

Il poeta sdraiato
Sapete che possiamo avere un momento di relax proprio come sa fare questo poeta chagalliano?

IL CORPO DELLE DONNE


martedì 9 marzo 2010

VOGLIO ANCHE LE ROSE - scritti marziani-

Questo è il periodo di potare i fiori e gli alberi da frutto. Ed è quello che ho fatto questo fine settimana, amo far nascere, crescere, curare le rose e sperimentare possibili incroci.Le mie preferite sono quelle rosso rubino di velluto che emanano un profumo di fresco vivo e quelle gialle che coloriscono il paesaggio.Le rose sono architettoniche, dispongono petali a giro partendo da un centro da cui liberano il profumo tanto desiderato negli armadi intimi e negli ambienti e perciò catturato ed emulato.
Tronchetti con qualche germoglio, tagliati e reimpiantati secchi secchi, vasi reintegrati di terra di campo con l'aspettativa e la speranza che quei bacchettini diventino le rose che avevi immaginato. E' un gioco degli adulti che mi ricorda i giochi da bambina con le torte di terra e di fango, foglie e pratoline. Gli altri fiori non avevo il coraggio di usurparli dal terreno e di pratoline ce ne erano invece a volontà infinita.
L'incognito è ciò che rende il risultato finale e la sorpresa più preziosa, ha il tempo dell'attesa, le attenzioni che natura richiede ed il senso del mistero.
Allora... io voglio anche le rose, ma bisogna coltivarle e curarle così poi si ricordano di te premiandoti ogni volta che nascono. Lo stelo pieno di spine cresce ogni mese che passa, come la strada tracciata piena di bivi, muri e rovi pieni di spini da superare che ogni tanto ti giri a guardare e ti accorgi di quanta strada hai fatto e che, tutto sommato, è stata più leggera di quello che credevi. Ma è tutto da conquistare.
"Vogliamo il pane ma vogliamo anche le rose" era uno slogan del femminismo ripreso da una citazione memorabile di Rosa Luxemburg in cui il senso collettivistico era espresso dalla 3° persona plurale. Ora si parte dalla singola persona e quando dico che voglio anche le rose significa che posso permettermi di coltivare qualsiasi rosa che voglio a mio piacimento, perché l'unicità necessita dell'oltre e non solo del pane. Sono vivente ed il mio stelo lo deve riflettere con tutte le spine e le lunghezze che saranno necessarie, i graffi e i pungiglioni che saranno necessari, con il sangue e con lo spirito. Ci metto del mio sangue per farle diventare rosso rubino. Amo le rose.

Chagatt

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